Con l'aiuto del loro insegnante, il prof. Maurizio Alberti, gli studenti della quinta E1 (elettrotecnica e automazione) dell'Istituto Tecnico Industriale G. Riva di Saronno (VA) si sono cimentati nella progettazione e nella costruzione di una bicicletta solare, che essi stessi definiscono l'unica vera alternativa pulita alle auto! Abbiamo intervistato i ragazzi sulle motivazioni e sui risultati del loro lavoro.
Beh, l’idea è nata discutendo con il prof sul che fare. Ogni anno dobbiamo fare un’”area di progetto”…il prof viene a scuola con una bici elettrica così...
No, esistono solo delle gare negli Stati Uniti, in cui si utilizzano a volte dei mezzi ridicoli. Anche una scuola di Maranello vi ha partecipato, ma praticamente era una bici da corsa che trainava un carrello con pannello solare. La nostra bicicletta invece non è un giocattolo, è un’idea di mobilità sostenibile.
Premettiamo che, per mancanza di soldi, per ora abbiamo realizzato un prototipo non ancora funzionante. Abbiamo comunque già realizzato il telaio per lo studio della posizione e degli spazi e la carenatura in plexiglas che sostiene i pannelli. L’anno prossimo prevediamo di completare il telaio in alluminio, la motoristica, le batterie e l'elettronica. I dati tecnici però li abbiamo tutti. Il motore è un brushless da 250 watt inserito nella ruota posteriore (kit in vendita). Le batterie sono due batteria al Ni, per un totale indicativo di 16 Ah. La superficie dei pannelli è 0,8 mq (per 80 W picco). Per quanto riguarda i pesi, rispetto ad una bici bisogna aggiungere circa 20 Kg (motore, batteria, carenatura e pannelli). Il supplemento di peso non è poco, ma bisogna tenere conto che questa bici deve sostituire un’automobile! Magari anche con lettore MP3 e casse!
Per giornate brutte si deve logicamente ricaricarla a casa sulla rete, ma per tutto il resto dell’anno la bici si ricarica lasciandola ferma al parcheggio della scuola o del lavoro! Ad esempio: pedalo 1 ora per andare a lavorare, consumando 150 W X 1 ora = 150 Wh. Parcheggio per 4 ore in una giornata media: la batteria si è ricaricata di 80 W ridotti per le nuvole a 56 W x 4 ore = 224 Wh. In pratica ho recuperato più energia di quella consumata; poi bisogna anche aggiungere la ricarica mentre pedalo all’andata e al ritorno… funziona! E non ci si bagna quando piove (l’abbiamo testata) e non fa freddo d’inverno perché è tutta carenata e a differenza delle auto dove all’inizio si gela qui ci si muove, quindi riscaldamento naturale e salutare!
Per legge deve essere un ausilio. Stimiamo 60% a motore e 40% a pedali, per una velocità di crociera di circa 30 Km/h. Per legge la velocità massima è però 25 Km/h.
Un ex insegnante ci ha parlato dei convertitori DC/DC, il resto dentro la scuola. È un discorso complesso dentro la scuola. Qualcuno ci ha aiutato, altri ci hanno ostacolato... eravamo un problema.
Per noi che in questi giorni ci diplomiamo il gioco finisce qui, nella scuola il progetto continua, purtroppo noi siamo dei tecnici, non dei commerciali..
Lo stimiamo molto approssimativamente sui 1300 euro.
Sinceramente pensiamo che piacerà prima alle persone mature, tanto più ci saranno ingorghi in futuro. Se poi aumentassero le piste ciclabili potrebbe diffondersi anche tra ai giovani. E’ una questione di moda… con un buon look...
Ci siamo divertiti, sarebbe bello estenderlo a tutte le scuole tecniche e fare anche delle corse, come negli USA... con premi, feste e via dicendo.
Grazie a voi!
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